mercoledì 14 gennaio 2015

Entusiasmo e grande partecipazione per “innovAttivi”

Entusiasmo e grande partecipazione per “innovAttivi”
Si conclude positivamente la seconda edizione dell’evento pensato e realizzato dagli studenti



 innovAttivi è stato il segreto del successo di questa seconda edizione dell’evento interamente pensato e realizzato dagli studenti del corso di laurea magistrale in Scienze dell’Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. L’evento si è svolto ieri a Bari presso il Centro Polifunzionale Uniba (ex Palazzo delle Poste), gremito da un pubblico di studenti, di esperti e di curiosi. Giornalismo, social network, pubblicità, innovazione e tanto altro: queste sono state le tematiche principali proposte dagli studenti in una serie di approfondimenti nella mattinata e nel pomeriggio di ieri. Tutto è stato trasmesso in streaming via radio su Frequenza Libera e in live blogging sui canali social, grazie alla diretta su Facebook, Twitter e Instagram.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Rettore Antonio Uricchio, del Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Rosalinda Cassibba e della Presidente del Corso di Laurea Magistrale di Scienze dell’Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Angela Carbone, che hanno espresso grande entusiasmo per l’iniziativa, sottolineando la connessione con la manifestazione #Unibahaporteaperte, il momento serale che si è svolto subito dopo l’evento, in cui studenti e docenti sono scesi in piazza per manifestazione contro gli atti di vandalismo che hanno colpito nei giorni scorsi la sede universitaria.
A introdurre l’evento ci ha pensato Ileana Inglese, docente del laboratorio di organizzazione eventi e mentore degli innovAttivi: «C’è una parola che ha segnato la prima edizione di “innovAttivi”, ed è stata fiducia, la fiducia in questi ragazzi e nella loro capacità di produrre il cambiamento, costruendosi il futuro anziché aspettandolo, montandolo, pezzo pezzo, ogni giorno. E c’è una parola che contraddistingue l’edizione di quest’anno, ed è passaggio. Perché molti dei ragazzi promotori dell’iniziativa sono passati dallo status di laureandi a quello di laureati. Ma sono ancora qui, a passare il testimone, ad accompagnare i colleghi più giovani, i ragazzi che frequentano il laboratorio di quest’anno. Oggi si stanno mettendo in gioco uniti da quello spirito di appartenenza che nasce solo quando si crea qualcosa insieme, motivati dalla voglia di mostrare competenze e passioni, punti di vista diversi e personali, in un percorso di personal branding che li avvii verso ambiziosi traguardi». Hanno spiegato come è nata l’idea di questa iniziativa il gruppo degli organizzatori composto da Catiana Coletta, Ida Vinella, Vincenzo Averna e Monica Tarricone, che hanno sottolineato l’importanza del “learning by doing” (imparare facendo), mettendosi alla prova con la realizzazione di un evento a 360 gradi, per dare prova delle proprie capacità professionali e per analizzare tematiche fresche e di grande attualità, come la comunicazione digitale, le nuove tecnologie e la formazione attiva come ponte tra le aule dell’università e il mondo del lavoro.
Il primo approfondimento, a cura della studentessa Francesca Cataldo, ha volto lo sguardo verso alcune testate giornalistiche nate in carcere. “Voci da dentro: Il giornalismo carcerario” è stato il titolo dell’intervento che ha descritto l’esperienza di questi giornali scritti dai detenuti. La sessione mattutina è stata vivacizzata dal primo panel intitolato “Dall’idea all’azienda: la Puglia che costruisce” – moderato dalla studentessa Catiana Coletta -  con la presenza di Giangiuseppe Tateo, tra gli ideatori dell’app Nextome, denominata "the most awesome alpha startup" al Web Summit 2014 di Dublino, di Dario De Blasiis, project manager di Laserinn, acceleratore di innovazione a Valenzano, e di Graziana Cito, per il team delle makers di Volo Creativo, presenti nel foyer con dimostrazioni in diretta di stampa in 3D.

La democrazia ai tempi di internet è stato il tema dell’intervento di Giuseppe Demarinis, che nel suo approfondimento dal titolo “Proposte di e-democracy dal World Forum Democracy” ha riportato una sua personale esperienza per raccontare i nuovi spazi di incontro e di confronto tra cittadini e istituzioni seguendo le dinamiche digitali come risposta alla “crisi della politica”. Tutto dedicato alla lettura e al mondo dell’editoria è stato l’intervento curato dagli studenti del laboratorio di Editoria Libraria e Multimediale dal titolo “Libri progettati, venduti, letti: una ricerca del Laboratorio di Editoria Multimediale”. Helga Montani, Massimino de Febe e Pasqua Giordano, in rappresentanza di tutti gli studenti del laboratorio, hanno narrato la nascita di un progetto editoriale, dalla casa editrice fino alla distribuzione, elencando esempi di librerie virtuose in Puglia e proponendo una serie di consigli di lettura tramite un calendario pensato e realizzato dagli studenti, ogni mese con un libro da leggere. Pubblicità e femminilità sono stati gli argomenti scandagliati da Verdiana Visconti: nella sua analisi intitolata “Il femminile nella pubblicità degli stereotipi” è stato analizzato il percorso di evoluzione dell’immaginario femminile nelle pubblicità, dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri. Provocatori, offensivi, stereotipati: i messaggi pubblicitari incentrati sul corpo della donna sono cambiati, evolvendosi di pari passo con i pregiudizi sociali. La presentazione si è conclusa con la proiezione del cortometraggio “Supervenus”, che denuncia gli aberranti canoni della bellezza femminile rigorosamente artificiale. La mattinata è terminata sulle note musicali dell’intervento di Rosa Di Maggio “Il linguaggio universale della musica”: grazie all’ascolto di alcuni brani sono state dimostrate le naturali reazioni che ognuno di noi prova mentre ascolta una melodia, stimolando sensazioni ed emozioni che possono amplificare il nostro stato emotivo.
La sessione pomeridiana è ripresa con un argomento attualissimo: l’etica e la satira nel giornalismo. Come coniugare l’etica del giornalismo con i social media? È stato l’interrogativo da cui è partita la riflessione di Ida Vinella, che nel suo intervento “Etica del giornalismo nell’era social” ha analizzato il rapporto tra la tradizionale deontologia giornalistica e i meccanismi rapidi delle condivisioni sui social network, arrivando a descrivere i possibili confini dell’etica, partendo dal rispetto della netiquette fino allo stravolgimento delle regole con la satira. È subito seguito il secondo panel della giornata, dedicato ai temi dell’etica giornalistica e della satira grazie alla presenza di due eccellenti ospiti: Gianvito Rutigliano, giornalista esperto di web journalism e attualmente collaboratore di Repubblica Bari, e Adelmo Monachese, redattore del popolare giornale satirico Lercio.

Con Vincenzo Averna sono state esplorate le opportunità della Blue Ocean Strategy e del Guerrilla Marketing come risposte a una situazione di crisi: nel suo approfondimento Crisis management nella comunicazione aziendale” sono stati descritti i diversi approcci che, nell’ambito di una crisi aziendale, regolano i rapporti con i media, i clienti e tutti i possibili stakeholder, analizzando noti case studies sull’argomento come quello dei panettoni Motta e della Mercedes Classe A. La studentessa Mariadonata Lopez ha scelto invece di approfondire i temi del cyberbullismo e dell’uso compulsivo dei mezzi tecnologici: “Cyberdipendenze, i risvolti oscuri della rete” è stato il titolo della sua analisi che ha passato in rassegna alcuni episodi di cronaca per evidenziare i lati oscuri di fenomeni sociali molto attuali, come per esempio la cybersexual addition e la nomofobia (no-mobile-phone), ovvero la paura di non avere più batteria o connessione con il proprio cellulare. L’intervento conclusivo è stato all’insegna del coinvolgimento attivo del pubblico grazie alla realizzazione di un happening, uno spettacolo improvvisato basato sull’unione casuale delle diverse forme artistiche, proposto da Rosalba Rociola come chiusura del suo approfondimento La danza come ponte tra arte e vita”, in cui ha spiegato le peculiarità della danza intesa come linguaggio universale e le più recenti evoluzioni realizzate grazie ai contributi del coreografo Merce Cunningham e del musicista John Cage, ideatori dell’happening.
Immancabili sono stati i ringraziamenti finali: l’iniziativa è stata realizzata grazie al supporto dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, con il patrocinio del Comune di Bari – Assessorato alle culture, turismo, partecipazione e attuazione del programma; media partner BarlettaViva, Impresa Metropolitana e Radio Frequenza Libera; recommended by Tom’s Hardware; sponsor Grafisystem e Bar Moderno. Naturalmente il più grande ringraziamento è stato per gli studenti che hanno realizzato l’evento: Anna Di Lauro, Catiana Coletta, Chiara Calzolaio, Cristina Lisi, Dalila Sifanno, Dominga Genchi, Federica Altero, Filippo Laforgia, Francesca Cataldo, Gaetano De Bari, Giuseppe Demarinis, Ida Vinella, Ilenia Cellammare, Isabella Battista, Lucia Delvecchio, Mariadonata Lopez, Monica Latrofa, Monica Tarricone, Nicola Paparella, Paolo Carbonara, Rosa Di Maggio, Rosa Francesca Grimaldi, Rosalba Rociola, Susanna Gadaleta, Teresa Romito, Titti Vicenti, Vanessa Novembre, Verdiana Visconti, Vincenzo Averna, Massimino De Febe, Helga Montani, Pasqua Giordano.

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